Il primo bus uscito dallo stabilimento di Flumeri è verde e misura 12 metri, essendo stato pensato per le grandi città: si chiama Citymood 12e, ed è il primo autobus elettrico interamente progettato e prodotto in Italia da Industria Italiana Autobus. Citymood avrà presto dei fratellini dalle misure più contenute, lunghi 8 e 9 metri, per coprire anche il fabbisogno delle città di medie dimensioni. La sfida dichiarata è essere competitivi sui mercati globali con un prodotto tutto Made in Italy in grado di intercettare le risorse del PNRR.
A Flumeri, Valle Ufita, a cavallo tra le province di Avellino e Benevento, Citymood non rappresenta solo il capofila di una gamma di prodotto sempre più orientata alla realizzazione di mezzi a emissioni zero, ma anche l’epilogo di una storia a lieto fine con il riscatto di un insediamento produttivo pubblico (ex Irisbus) che ce l’ha fatta dopo anni di risanamento. Dove si coniuga tradizione (con i mezzi a gasolio che rappresentano ancora un asset importante della fabbrica ora gestita da Industria Italiana Autobus) e nuove tecnologie. E che guarda al futuro, mettendo in cantiere la sfida dei bus a idrogeno. È stato grazie all’intervento statale, nel 2019, se lo stabilimento di Flumeri è stato completamente ristrutturato, riportando in azienda 200 dipendenti che erano stati collocati in cassa integrazione, assumendone altri, ricostituendo il reparto ingegneria, riallocando in Italia tutta la produzione, mentre veniva avviato un piano di completa revisione della gamma prodotto nell’ottica della transizione ecologica. Due anni fa, infatti, sia quel sito, sia quello di Bologna, erano strutture industriali in abbandono, sostanzialmente chiuse, con operai e tecnici in cassa integrazione. Il salvataggio è stato operato nel 2019, con l’entrata nell’azionariato di Invitalia (con il 42,76%) e Leonardo (con il 28,65%) accanto al socio turco Karsan.
“Questa azienda – spiega il Presidente di Industria Italiana Autobus, Antonio Liguori – rappresenta un esempio concreto di rinascita. Due anni fa, sia questo sito, sia quello di Bologna, erano strutture industriali in abbandono, sostanzialmente chiuse, con operai e tecnici in cassa integrazione. Grazie all’intervento dei soci e al supporto dello Stato, oggi raccontiamo una storia diversa. A soli 24 mesi dalla rinascita, presentiamo un prodotto che colma un gap industriale, il nuovo Citymoood 12e, dando nuova linfa a un polo automotive strategico per il Paese”.
“Questo mezzo – ha aggiunto l’Ad del gruppo Giovanni De Filippis – ribadisce la missione di Industria Italiana Autobus. Con il Citymood 12e nasce il primo di una famiglia di prodotti che inciderà sul futuro delle città”.
Il cuore dei nuovi e-bus è costituito da un sistema di accumulo e gestione dell’energia di nuova generazione, sviluppato da IIA, che permette di soddisfare un ampio range di profili di missione, con elevata autonomia e capacità di trasporto, grazie all’elevata densità di energia e alla disponibilità di sistemi di ricarica diversificati per taglia e tipologia. L’azienda continua il percorso per la creazione di un ecosistema green del trasporto pubblico locale, valorizzando il know-how tecnologico già esistente in Italia. Con la creazione di H2-ICE, che mette insieme Punch, AVL Italia, IIA, Landi Renzo e Tper, è stata formalizzata un’alleanza finalizzata allo sviluppo di un motore a combustione interna alimentato ad idrogeno.
L’Academy dell’Industria 4.0 carbon free dell’Autobus
Grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto con il Dipartimento di “Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, lo stabilimento di Flumeri si candida ad essere un laboratorio.
Linee di saldatura robotizzata; logistica di stabilimento integrata e connessa; manipolatori per carichi pesanti, per arrivare – a regime – alla piena decarbonizzazione dello stabilimento attraverso l’adozione di tecnologie connesse alla gestione energetica fino ai nuovi prodotti legati all’alimentazione ad idrogeno, gli autobus dei prossimi anni. Tra gli ambiti di attività previste: Lean Manufacturing, Project Management Industriale, Smart Manufacturing, Production and Predictive Maintenance. Progetti che interesseranno a tutto tondo lo stabilimento e il suo processo produttivo, e che porteranno l’intero ciclo industriale verso l’Industria 4.0. Attività che accompagneranno l’impianto di Flumeri sempre più avanti nell’utilizzo delle nuove tecnologie, ma consentiranno contestualmente al personale di lavorare con sempre maggior sicurezza, rimanendo aggiornato sugli standard che la rivoluzione legata alla transizione ecologica richiede al mondo industriale. L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare alla decarbonizzazione totale, puntando sull’idrogeno. La sfida del futuro.