di Annapaola Voto
Voltare pagina non è mai facile. Abbracciare una nuova sfida nemmeno. Eppure, nella mia natura e nella mia storia personale, c’è la voglia di non fermarsi, rendendomi disponibile ad accettare altre realtà ed altre sfide, potendo contare su maggiori strumenti a disposizione e su un background più vasto, ma con l’entusiasmo di sempre. Perché ci vuole certamente entusiasmo per continuare da oltre venti anni a credere nelle potenzialità di un settore, quello della Pubblica Amministrazione, tutt’altro che semplice e per di più in un contesto in cui non è sempre “confortevole” essere donna.
La mia mission oggi si chiama Fondazione IFEL Campania. Una nuova tappa di un percorso lungo, complesso e sfidante: in prima linea, giorno per giorno, dando il massimo per raggiungere obiettivi e mete, con il valore aggiunto del vissuto personale e professionale.
Ed è esattamente quel bagaglio di esperienze e di vissuto che intendo portare alla Fondazione per far crescere ulteriormente una realtà che, negli anni, ha già dimostrato sul campo e concretamente le proprie competenze e le capacità di gestire procedure complesse, contribuendo al buon esito degli investimenti pubblici.
Prima ancora di accettare questo incarico e di pormi alla guida di questa struttura, mi sono a lungo interrogata su quello che avrei potuto offrire in termini di conoscenze e competenze; questo è stato un modo per ripercorrere i miei trascorsi professionali a cominciare da quella straordinaria palestra che sono le aule scolastiche ed universitarie.
Penso a tutto quello che ho imparato negli anni trascorsi come docente di Lingua e Letteratura inglese nella scuola secondaria e all’Università di Salerno e, successivamente, presso la cattedra di Diritto Privato Comparato: il rapporto con gli studenti, la passione per la conoscenza, l’importanza delle relazioni umane, l’insegnamento come vocazione all’apprendimento continuo.
Un’esperienza molto forte che ho portato con me nel settore della Pubblica Amministrazione.
La macchina pubblica è multiforme, complessa e allo stesso tempo interessante e stimolante, nonché foriera di enormi opportunità. Ho vissuto esperienze professionali significative – dapprima in Consiglio Regionale e poi come Coordinatore della Vicepresidenza della Giunta Regionale – fino ad approdare, nel 2016, all’organizzazione della “Summer Universiade 2019”.
Si tratta di una manifestazione sportiva multidisciplinare rivolta ad atleti universitari provenienti da ogni parte del mondo, che ha richiesto un enorme impegno amministrativo ed ha comportato una grande responsabilità in termini di gestione di risorse umane e finanziarie.
Sei anni di intensissimo lavoro per realizzare un evento che ha dato lustro a Napoli, alla Campania e all’Italia: 118 paesi, 8.500 fra atleti e delegati partecipanti, 3.028 ufficiali di gara coinvolti, 60 impianti sportivi realizzati o riqualificati, 710 medaglie assegnate, circa 2.800 fra volontari e tirocinanti coinvolti, quasi 300mila spettatori presenti alle 1.082 gare disputate, 105mila biglietti venduti, 2.419 ore di diretta televisiva garantite, 53 paesi collegati, 373 milioni di telespettatori censiti, 187 testate giornalistiche, 849 reporter, 179 fotografi e 312 commentari radio/tv provenienti da tutto il mondo accreditati, 30 contratti di sponsorizzazione chiusi.
Un evento, secondo soltanto alle Olimpiadi, la cui eredità, tangibile e intangibile, è evidente e lo sarà ancora a lungo. Agli aspetti più comunemente riconosciuti (pianificazione urbana, infrastrutture sportive) si affiancano, difatti, lasciti “intangibili” meno facili da distinguere ma di uguale se non di maggiore spessore. Parliamo di: rigenerazione urbana, reputazione internazionale, aumento del turismo, miglioramento del benessere pubblico, maggiore occupazione, più opportunità commerciali locali, migliore trasferimento delle imprese, opportunità per il marketing urbano, rinnovato spirito di comunità, migliore cooperazione interregionale, produzione di idee e di valori, memoria popolare e know-how aggiuntivo. Valori che, nel loro complesso, certificano il “valore pubblico” delle Universiadi, un mega evento che si è rilevato essere una avventura vincente dove gli aspetti positivi hanno superato di gran lunga quelli negativi, in termini di partecipazione, tempistiche di realizzazione, procedure amministrative, comunicazione, qualità dei servizi e delle infrastrutture offerte, senza dimenticare i risultati sportivi.
E tutto ciò è stato possibile, grazie all’impegno di tante, tantissime professionalità di altissimo livello ma anche per mezzo di un preciso modello di management pubblico fondato unicamente su procedure amministrativo-contabili conformi all’ordinamento giuridico italiano ed europeo: una delle sfide più importanti che l’ARU ha affrontato, e vinto, quale unica versione nel panorama nazionale.
Ho ricoperto quindi diversi incarichi, ma sempre con lo spirito di chi vuole imparare, che mi hanno permesso di conoscere e comprendere dinamiche sempre nuove avendo come orizzonte la crescita delle istituzioni territoriali, senza mai perdere di vista il quadro strategico internazionale.
Tutto quanto maturato trova una sintesi stimolante nel nuovo contesto in cui mi trovo, e cioè nella nuova veste di Direttore Generale di IFEL Campania.
La complessità della Fondazione, coinvolta in tantissime iniziative per la Regione Campania, richiede capacità e impegno per coordinare e gestire contemporaneamente molteplici attività e procedure. Questa struttura, pur essendo relativamente giovane, è un punto di riferimento stabile per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo regionale e territoriale e si candida a diventare ancora più determinante per le attività previste dal PNRR e, più in generale, dalla programmazione regionale negli ambiti più significativi delle politiche di coesione per il ciclo 2021-2027.
Il recente passato della Fondazione, i suoi dieci anni di attività e il suo attuale portafoglio di commesse la qualificano come una realtà di spicco nell’ambito della realizzazione di progetti di fondamentale importanza per la Regione Campania.
La mia mission è quella di accompagnare il continuo sviluppo e la crescita della Fondazione, indirizzando eccellenze e competenze verso un confronto continuo e serrato con le migliori esperienze nazionali ed internazionali.
Con una particolare attenzione anche agli scopi statutari relativi alla ricerca, all’analisi dei sistemi economici territoriali e alle produzioni editoriali atte a facilitare il processo decisionale delle politiche strategiche della regione Campania.
Per realizzare ciò mi dedicherò con tutta la squadra di IFEL Campania a raggiungere traguardi sempre più impegnativi e, nel contempo, sempre più appaganti e carichi di soddisfazione, per tutti noi ma soprattutto per il miglior futuro della Campania e dei suoi cittadini. Lo spirito è sempre lo stesso! Lavorare in team, rispondere alle esigenze strategiche di una Regione che vuole utilizzare ogni potenzialità delle politiche di coesione per garantire lo sviluppo e la crescita dei suoi territori attraverso una collaborazione leale e proficua con i Comuni, le Associazioni e le organizzazioni in conformità al dettato costituzionale disciplinato dagli articoli 74, 117 e 119 e del Trattato per il Funzionamento dell’Unione Europea.