Di Annapaola Voto
Lo scorso 11 settembre, presso l’Università di Fisciano, si è tenuto il 109° Congresso Nazionale della Società italiana di Fisica. All’evento è intervenuto il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca
L’11 settembre scorso, presso l’Università degli Studi di Salerno, si è tenuto il Congresso Nazionale della Società italiana di Fisica che ha raccolto tutta la comunità della Fisica nazionale e ha visto una partecipazione complessiva di oltre 600 scienziati. Che, per una settimana, hanno avuto modo di presentare i risultati più recenti delle loro ricerche. L’evento ha rappresentato il momento in cui una comunità scientifica omogenea, malgrado i diversi interessi culturali dovuti al largo spettro di settori in cui oggi si articola la materia, si è ritrovata. Dopo 25 anni dall’ultima volta, sono stati scelti, come organizzatori dell’evento, l’Ateneo di Salerno ed il suo Dipartimento di Fisica. E, per questa particolare occasione, l’università salernitana ha ospitato il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Nel corso del suo intervento, il Presidente ha avuto modo di sottolineare la centralità della ricerca scientifica nella vita delle comunità e dei sistemi produttivi. Centralità rimarcata dall’impegno assunto dalla Regione a sostenere, con 100 milioni di euro, la realizzazione, proprio all’interno dell’Università di Salerno, della “Quantum Valley”: un polo scientifico all’avanguardia in Europa.
La realizzazione della Quantum Valley permetterà di costituire un polo scientifico in grado di sfruttare la fisica quantistica nella produzione di computer di ultimissima generazione, per calcolo e velocità d’azione. Un progetto, da realizzare in collaborazione con le altre università della Campania e le grandi multinazionali, che «darà avvio a nuovi scenari davvero straordinari per rendere questo polo un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo» ha dichiarato De Luca. «Ovviamente quello che a noi interessa è il trasferimento tecnologico, in termini di industrializzazione, di estensione della ricerca, di creazione di lavoro e di opportunità per le nuove generazioni», ha precisato il Presidente.
Il progetto della Quantum Valley è l’ultimo esempio – in ordine di tempo – della sinergia fra la Regione Campania ed il mondo dell’Università e della Ricerca campani. Qualche settimana fa, il sistema informatico della Regione Campania ha subito un attacco hacker, prontamente affrontato. «A tal proposito – ha detto De Luca – è in via di completamento un sistema informatico gemello, nel Campus dell’Università di Salerno, a protezione del sistema informatico della Regione Campania, per essere pronti, in qualunque evenienza, a non perdere i dati e a non farci bruciare le nostre conoscenze». «Oggi, bisogna essere consapevoli che i sistemi della produzione e della ricerca devono camminare insieme con i sistemi di tutela informatica», ha aggiunto.
L’Università di Salerno è specializzata nel campo della Cyber Security. Da anni, infatti, collabora con il Ministero della Difesa, Ministero dell’Interno e Governo.
La sinergia fra le Amministrazioni ed il mondo della Ricerca e delle Università si rende sempre più necessaria perché, come sottolineato dal Presidente, «mai come oggi la scienza e la fisica, nei loro diversi comparti, hanno condizionato la vita degli esseri umani, delle comunità e perfino l’organizzazione della vita democratica». E ancora: «Alla ricerca e alla scienza, mai come in questo momento, è legata la vita degli individui e delle comunità».
La centralità della Ricerca e dello sviluppo di nuove tecnologie trova riflesso anche nel settore energetico. Sono sotto gli occhi di tutti le conseguenze e gli effetti della crisi energetica accentuata dagli ultimi avvenimenti, sul piano internazionale. «Saremo chiamati prima o poi a riflettere sulla fisica nucleare, sulla ricerca di nuova generazione del modo di produrre energia, dato che stiamo arrivando ad un punto limite nella sostenibilità del mondo», la riflessione di De Luca.
L’Italia vanta un’eccellenza nel mondo della Fisica e della ricerca nucleare. Un’eccellenza che il Presidente si augura possa essere sfruttata a pieno dal nostro Paese. In merito, è chiara la posizione assunta dalla Campania: «Siamo interessati a sviluppare e sostenere anche un altro aspetto che riguarda la fisica medica. Siamo impegnati in questo momento in un rinnovamento delle tecnologie nella medicina nucleare, per fruire delle possibilità straordinarie che la stessa può offrire». De Luca cita l’esempio di «tumori al cervello ed altre patologie che richiedono l’utilizzo di metodi di precisione», per rimarcare la possibilità di trovare «risposte importanti ed inimmaginabili nella medicina nucleare». «Oggi, parliamo di fisica quantistica e anche di computer di ultimissima generazione che la sfruttano. Parliamo di computer che hanno una capacità di elaborazione dei dati 100 volte superiore ai computer tradizionali», ha aggiunto. Le tecnologie nate dalla fisica quantistica, infatti, sono alla base di tutti gli strumenti avanzati che usiamo ogni giorno.
Nel corso del suo intervento, De Luca ha ricordato l’importanza della medicina e della scuola medica salernitana, dove si studiava «la fisica dei fluidi nei corpi umani». Un trascorso importante che «ha trovato anche un punto di concretizzazione nella modernità nelle nostre università: il Dipartimento di Fisica dell’Università di Salerno, il Dipartimento di Fisica della Federico II, il Dipartimento di Matematica e Fisica della Vanvitelli sono dei punti di eccellenza. Dei luoghi nei quali davvero si è sviluppata una ricerca molto, molto avanzata».