di Salvatore Parente
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne – ricorrenza istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 -, la Fondazione IFEL Campania ha promosso la Tavola rotonda: “IFEL e le Donne – Free to be woman“. Un webinar durante il quale si è affrontato, con grande sensibilità, serietà ed attenzione, il dibattito su alcune delle questioni più urgenti e rilevanti riguardanti la condizione sociale e professionale delle donne nell’attuale contesto. Questo è stato reso possibile grazie al contributo dei vertici istituzionali della Fondazione e di autorevoli relatori provenienti dai settori delle risorse umane, dell’università, del giornalismo e della pubblica amministrazione.
È stato un momento di confronto e conoscenza di diverse esperienze. E sono state proprio le donne a dare voce alle proprie. «La Regione è Donna; IFEL Campania è molto Donna. Abbiamo una componente femminile sicuramente incisiva, rilevante. Con questa iniziativa Fondazione IFEL Campania ha inteso sottolineare il supporto che la nostra organizzazione può dare nell’elaborazione di politiche e di sistemi di gestione e di governance per aiutarle a combattere il fenomeno della violenza sulle donne a priori, ovvero attraverso l’empowerment. Di qui, lo slogan “Free to be woman”», ha spiegato Annapaola Voto, Direttore Generale IFEL Campania.
«All’aggettivo “libera”, affiancherei “orgogliosa, sicura”, di essere donna: di realizzarsi in una società attraverso gli strumenti che la stessa può metterle a disposizione. In particolare, la libertà di seguire un percorso di studi che non sia soltanto umanistico, ma anche scientifico, informatico. Oppure, sentirsi libera, sicura di diventare madre senza temere che questa sua aspirazione possa limitare la sua affermazione nella società. Nonché tutti quegli strumenti che servono a rafforzare le competenze e a qualificare ancora di più quelle donne che intendono assumere ruoli apicali nella società», ha proseguito. «Fondazione IFEL si occupa di fondi strutturali e di fondi nazionali, di quelle politiche di gestione della spesa pubblica che oggi l’Europa ci dice di indirizzare verso questa finalità: l’empowerment femminile», ha sottolineato, ancora, l’Avv. Voto.
In Campania, sono stati stanziati 40 milioni di euro per sostenere interventi volti ad eliminare la disparità di genere (Obiettivo specifico FSE 4.3 Promuovere una partecipazione equilibrata di donne e uomini al mercato del lavoro, parità di condizioni di lavoro e un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata, anche attraverso l’accesso a servizi abbordabili di assistenza all’infanzia e alle persone non autosufficienti). In che modo? Conciliando i tempi della famiglia con i tempi del lavoro; incentivando la formazione continua; favorendo l’inclusione nelle assunzioni; promuovendo retribuzioni adeguate. Punti di notevole importanza emersi anche nel sondaggio live, che ha visto coinvolti oltre 150 partecipanti, tenuto durante la tavola rotonda. Tavola rotonda a cui ha preso parte un nutrito uditorio.
«La violenza sulle donne, spesso, riflette aspetti culturali profondamente radicati. Lottare contro questo fenomeno richiede una sfida alle tradizioni dannose. E la promozione di un cambiamento che favorisca il rispetto e la parità di genere. La Fondazione IFEL Campania è, da sempre, impegnata nella promozione di questo cambiamento. Siamo, prima di tutto noi donne, a dover credere che nella nostra diversità dagli uomini siamo pari sempre. E, per questo, vittime mai più», l’intervento di Lara Panfili, Dirigente ANCI.
Contrastare la violenza sulle donne significa fornire strumenti per aumentare le loro competenze e renderle autonome economicamente e socialmente, come sottolinea il breve video di presentazione della tavola rotonda. Perché farlo? Per rafforzare l’indipendenza economica delle donne; per contrastare la disoccupazione di genere; per promuovere l’emancipazione femminile; per prevenire la violenza e la discriminazione di genere; per contrastare l’esclusione delle donne dalle opportunità economiche.
Un obiettivo comune che può essere raggiunto lavorando su due fronti, come sottolineato da Sonia Palmeri, membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione IFEL Campania: «Il primo è quello della prevenzione. Quindi, dalla scuola, di ogni ordine e grado, alla famiglia, c’è bisogno di rieducare i giovani al bagaglio valoriale del rispetto reciproco. E, poi, sul fronte della protezione della vittima. Le istituzioni hanno un ruolo importantissimo: sul piano legislativo, assistenziale e giudiziario, attraverso interventi decisivi, possono tirar fuori le donne dall’inferno in cui vivono».
Alla tavola rotonda, hanno preso parte e dato il loro contributo donne come: Stefania Leone, Professoressa Associata dell’Università degli Studi di Salerno; Emma Imparato, Professoressa Associata dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”; Alessandra Puglisi, Presidente del Comitato Femminile Plurale Confindustria Salerno; Marianna Ferri, Giornalista – Ufficio Stampa della Regione Campania; Antonella Freda, Ordine dei Commercialisti di Avellino e membro della Consulta Regionale della Campania per la condizione della Donna.
La sfida di oggi, per costruire un domani migliore consiste non solo nel prevenire gli atti di violenza, ma anche nel cambiare le mentalità e promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza di genere. Il cambiamento richiede una collaborazione a livello sociale, culturale e istituzionale. Solo attraverso sforzi congiunti sarà, difatti, possibile sperare di creare una società in cui la violenza di genere sia respinta in modo inequivocabile e le donne possano vivere libere da timori e minacce. La lotta contro la violenza di genere è una responsabilità collettiva che richiede la partecipazione di tutti per costruire un futuro più equo e sicuro per le generazioni a venire. La Fondazione IFEL Campania c’è, e sta già facendo la sua parte.