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Al “Green med & Symposium”: gli Stati generali dell’Ambiente in Campania

di Lucia Serino

La chiave più moderna per cercare di costruire un nuovo equilibrio di benessere ambientale è antica, antichissima. Si chiama uomo. Il Presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, attinge alla filosofia classica per ragionare sulla complessità dell’oggi. «Osservo le tendenze sociali, l’equilibrio tra dimensione economica e vita è diventato difficile ma è indispensabile. Ci sono forti spinte verso piccoli mondi, soprattutto da parte dei giovani. In molti lasciano il lavoro, restano chiusi in casa afflitti da sofferenza psicologica. Il tema, in fondo, rimane quello della ricerca della felicità». L’analisi sociale dei molti motivi della deurbanizzazione, cioè del capovolto rapporto tra città e paesi, restituisce centralità alla dimensione del microcosmo, di ciò che è piccolo. “Antropos micros comos”, dice De Luca citando Democrito. Per via filosofica il Governatore approda alla scelta politica che sottende all’ultimo grande progetto – quello della rivitalizzazione dei borghi e delle aree interne – che la Regione ha presentato all’appuntamento degli Stati generali dell’ambiente nell’ambito del Green Med Symposium focalizzato su tre temi: rifiuti, aree interne, educazione ambientale. Da 5 anni evento di riferimento del Mezzogiorno sui temi della green e circular economy, il Green Med svoltosi dal 12 al 14 giugno alla Mostra d’Oltremare quest’anno ha ospitato anche la fiera storica internazionale dedicata alle energie rinnovabili ed efficienza energetica.

In partnership con le principali istituzioni campane, la Regione innanzitutto (anche il Comune e l’Anci), la tre giorni è stata l’occasione per fare il punto su esperienze, know how, innovazione, start up e progetti nel nome della sostenibilità. Parola quanto mai abusata, oggi. Che ha bisogno di riempirsi poi di best practice, di progetti operativi e di impegni su più livelli. Lo ha sottolineato il vicepresidente regionale con delega all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, nella giornata inaugurale, dal palco dello stand della Regione Campania che sceglie una delle “sue” immagini più celebri, quella del tuffatore, per raccontare la necessità di rigenerarsi, senza nascondere i rischi dell’oggi. «Sono tre i soggetti protagonisti chiamati alle loro responsabilità nella costruzione dell’equilibrio ambientale: le istituzioni, le imprese e i cittadini». Bonavitacola ricorda le due leggi fondamentali adottate dalla Campania negli ultimi anni in tema ambientale, quella sul ciclo delle acque e quella sui rifiuti. «Ma sul grande tema della decarbonizzazione e della transizione energetica, c’è il ruolo svolto dalle imprese». Un ruolo che ha a che fare con nuovi modelli di produzione industriale ma anche col passaggio a una nuova agricoltura. «Tema complicato, tocca alla politica fare sintesi. E tocca poi ai cittadini essere protagonisti di nuove virtuosità individuali. Per fortuna ci sono i giovani, con le loro sensibilità. Assistiamo oggi al capovolgimento di un vecchio parametro educativo, sono i ragazzi ad educare gli adulti, non più il contrario». Proprio i ragazzi sono stati i protagonisti del progetto “Mare-movie” realizzato dalla Regione in collaborazione con Marevivo.

Resta il tema di fondo, che è quello analizzato da De Luca: come relazionare i tanti piccoli mondi, come far convergere in una nuova dimensione sociale le spinte individualiste contemporanee. Se l’uomo non è più a suo agio in una dimensione metropolitana e cerca altro, in maniera quasi parossistica dalla pandemia in poi, come intervenire su quella rete di borghi, per lo più in aree interne dal forte decremento demografico, perché siano elemento trainante di un nuovo modello di vita, possibilmente di benessere? Da questa riflessione nasce la novità del progetto regionale che riguarda la rivitalizzazione delle aree interne.

Se all’appuntamento di Ecomondo a Rimini la Campania aveva presentato il grande progetto della nuova infrastruttura idrica, al Green Med (organizzato in collaborazione con Ecomondo, appunto, e Ricicla tv, main sponsor Conai) sceglie, tra le molte iniziative di sostenibilità ambientale di cui si è discusso, di puntare su Bsb, “Borghi della salute e del benessere”, il programma volto alla valorizzazione del grande patrimonio di borghi, aree interne e piccoli comuni del territorio campano. L’obiettivo è quello di promuovere la riqualificazione del territorio, contrastando la crescente tendenza allo spopolamento delle aree interne della Regione, attraverso la costituzione di reti territoriali, comprendenti più comuni al di sotto dei 20mila abitanti. Al bando pubblico promosso da Scabec hanno risposto 334 comuni rappresentati da 48 paesi capofila perché il cuore del progetto è proprio quello di spingere verso la cultura del lavoro di squadra per affermare una nuova cultura territoriale. La rete dei borghi è l’ossatura entro la quale paesaggio, ambiente, enogastronomia, cultura, itinerari religiosi e tradizioni locali sono la “polpa” per rigenerare territori destinati altrimenti a depauperarsi sempre di più.

Per aumentare la coesione sociale e ridurre la povertà energetica delle aree interne il progetto fa poi affidamento sulle comunità energetiche.

Il progetto borghi è stato il cuore di un Symposium ricco di appuntamenti: dall’uso efficiente delle risorse idriche alle comunità energetiche rinnovabili passando per la gestione circolare e sostenibile dei rifiuti, le migliori strategie e soluzioni tecnologiche per la transizione energetica sono stati gli argomenti discussi nel serrato programma di incontri e dibattiti dell’edizione di quest’anno diventata anche Expo grazie all’acquisizione dello storico brand Energy med, ultraventennale fiera internazionale dell’energia made in Napoli. Aziende, enti ed istituzioni si sono presentati al pubblico divisi in spazi tematici, una vetrina per progetti e investimenti, luogo di incontro tra pubblico e privato. Riflettori accesi sul Mezzogiorno.

Nella prima giornata è stato presentato il piano Conai per il rilancio della raccolta differenziata nelle città del Sud insieme ad Anci e ai consorzi di filiera. Tema sensibile quello dei rifiuti in Campania. «In Campania stiamo andando in una direzione virtuosa», ha detto il vicepresidente con delega all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola. «Stiamo lavorando con impianti sempre migliori e spero che a breve avremo una seconda riduzione della famosa multa europea di 120.000 euro al giorno. In Campania dopo decenni di disastri – ha spiegato Bonavitacola – dobbiamo puntare alla completa autonomia della gestione del ciclo dei rifiuti. Non siamo lontani da questo obiettivo ma dobbiamo ammodernare gli impianti di tritovagliatura, rendendoli più performanti e riuscendo a integrare la raccolta differenziata anche con una differenziazione industriale delle categorie merceologiche. Questo, infatti, diminuisce il fabbisogno di smaltimento nell’inceneritore di Acerra che già opera l’85-90% del fabbisogno della frazione secca». Sui nodi ambientali «l’impiantistica è la svolta ovviamente, ma da sola non basta. Occorre una partecipazione collettiva, pensiamo alla differenziata opportuna per gli impianti, altrimenti sei dipendente da impianti extra regionali. Stiamo lavorando sugli impianti per l’uso del compostaggio, ma per portare lì l’umido organico devi raccoglierlo nelle case. Questo significa comportamenti virtuosi di centinaia di migliaia di persone che si devono riconoscere in un progetto, ecco perché questo evento Green Med lo abbiamo voluto non per autocelebrarci, ma per diffondere la conoscenza su questi temi e per liquidare luoghi comuni di vecchie mentalità, che non fanno bene a una nuova politica di sviluppo dell’ambiente nella nostra regione».

Alla tre giorni ha partecipato anche il Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Vannia Gava: «Il Governo si sta muovendo proprio in un’ottica di sviluppo sostenibile, ovvero quello di tutelare quello che è l’ambiente, la salute dei cittadini e anche l’economia del paese. Questo si può fare benissimo con i rifiuti perché non devono essere più visti come un problema ma anzi come un’opportunità e come una risorsa». Nel corso dell’ultima giornata, invece, c’è stata la presentazione del concorso “Mare-Movie” che ha coinvolto diversi istituti scolastici chiamati alla produzione di video rivolti alla valorizzazione dell’ambiente ed alla educazione ambientale. All’interno della Mostra d’oltremare è stato allestito il “Viale della Sostenibilità”, dove tutti i visitatori hanno potuto toccare con mano il significato della transizione ecologica, cioè quel processo di rivoluzione ambientale volto a favorire lo sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della sua sostenibilità.

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