di Marianna Coppola
Il 2025 si presenta come un anno ricco di significati simbolici e pratici, tanto sul piano matematico quanto in ambito culturale e amministrativo. In ambito matematico, il 2025 è definito un quadrato perfetto, una configurazione numerica che evoca l’armonia e la perfezione. Allo stesso tempo, nel calendario cinese, questo è l’anno del Serpente di legno, simbolo di un periodo che invita alla riflessione profonda e al cambiamento. Tuttavia, il cambiamento suggerito non è uno stravolgimento impulsivo, ma un processo ponderato, da affrontare con saggezza e buon senso, in modo da favorire un’evoluzione equilibrata. Questo spirito di trasformazione graduale trova un significativo parallelismo nelle novità introdotte in ambito giuridico-amministrativo, entrate in vigore dal 1° gennaio 2025, in particolare nel settore del procurement pubblico.
Per ottimizzare l’applicazione del Codice dei contratti pubblici, il Consiglio dei ministri, nella seduta del 23 dicembre 2024, ha approvato definitivamente il D.Lgs. n. 209, pubblicato nel Supplemento ordinario n. 45/L alla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 305 del 31 dicembre 2024. Il decreto, intitolato “Disposizioni integrative e correttive al Codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36” (conosciuto come “il Correttivo”), rappresenta una tappa cruciale nell’evoluzione del sistema degli appalti pubblici, introducendo modifiche e correzioni necessarie per ottimizzare il funzionamento del settore e per rispondere alle nuove sfide di un contesto sempre più globalizzato e digitalizzato.
Le stazioni appaltanti e gli operatori economici hanno salutato il 2024 con la consapevolezza delle sfide per rendere il sistema degli appalti ancora più efficiente e competitivo. Con l’ingresso nel 2025, le disposizioni contenute nel Correttivo segnano l’inizio di un processo di aggiornamento che mira a semplificare e perfezionare ulteriormente il sistema degli appalti pubblici in Italia.
Il testo del Correttivo, che nel complesso modifica o sostituisce integralmente oltre 80 articoli, interviene su molteplici aspetti del D.Lgs. n. 36/2023, cercando di perfezionarlo senza alterarne la ratio e l’impostazione di base. L’obiettivo principale è il rafforzamento dell’omogeneità, della chiarezza e dell’adeguatezza delle norme, per favorire lo sviluppo del settore dei contratti pubblici. Le modifiche riguardano sia correzioni di errori materiali, refusi o e incongruenze del testo originario, al fine di garantire maggiore coerenza normativa, che integrazioni e modifiche sostanziali, necessarie alla luce dei principali orientamenti giurisprudenziali. L’intento è garantire un’applicazione uniforme dei principi, risolvere problemi applicativi emersi durante la prima fase di attuazione del Codice dei contratti pubblici e adeguare le norme a nuovi indirizzi giurisprudenziali e politici, con particolare attenzione a tematiche di rilevanza strategica.
La relazione illustrativa del Correttivo, recependo le criticità sollevate da associazioni di categoria, dagli operatori del settore e da altri soggetti istituzionali, esamina in dettaglio i dieci temi principali considerati fondamentali per garantire la piena funzionalità delle normative sui contratti pubblici. Su tali temi si articolano le modifiche introdotte, finalizzate a risolvere le problematiche emerse e a migliorare l’efficacia del quadro normativo di riferimento: l’equo compenso, le tutele lavoristiche, la qualificazione delle stazioni appaltanti, la revisione dei prezzi, i consorzi, la tutela delle micro, piccole e medie imprese (MPMIP), la fase esecutiva del contratto di appalto, il partenariato pubblico-privato, i Collegi Consultivi Tecnici (CCT), e, infine, la digitalizzazione.
Il tema della digitalizzazione, dulcis in fundo, conclude questa panoramica sulle novità introdotte dal Correttivo. La locuzione latina, in questo caso, risulta simbolicamente adeguata a orientarsi verso il futuro, pur richiamando la storicità dell’amministrazione della Res Publica. La digitalizzazione, non rappresenta solo un passo decisivo verso il progresso tecnologico, ma anche un’evoluzione naturale dei principi storici di trasparenza, efficienza e accesso pubblico, che sono sempre stati al centro della gestione del bene comune, in particolare in risposta agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Le principali novità in materia di digitalizzazione includono: il consolidamento del principio “Digital First”, la creazione della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici e l’introduzione del Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico. Con queste misure, il Correttivo, che, come il Serpente di legno, affronta la trasformazione con equilibrio e visione a lungo termine, apre nuove opportunità per migliorare l’efficienza e la trasparenza del sistema degli appalti, mirando a un quadro normativo più agile e coerente, capace di rispondere alle esigenze dinamiche di un settore in continua evoluzione.