SaperiInnovazioneUna Campania sempre più al passo coi tempi

Una Campania sempre più al passo coi tempi

di Alessandro Crocetta

A colloquio con Massimo Bisogno, dirigente responsabile dell’Ufficio Speciale per la crescita e la transizione digitale della Regione

Gli obiettivi del progetto Digit: accesso facilitato ai servizi pubblici e privati, miglioramento delle opportunità lavorative, inclusione sociale, educazione e formazione continua

Massimo Bisogno, laureato in Scienze dell’Informazione all’Università di Salerno, è informatico di formazione e per passione, con esperienza pluriennale sia nel mondo privato che pubblico. Dal 2021 è a capo dell’Ufficio Speciale per la crescita e la transizione digitale della Regione Campania. In qualità di responsabile dell’Ufficio, garantisce il supporto e/o l’attuazione delle linee strategiche per la riorganizzazione e la digitalizzazione dell’amministrazione regionale. Pianifica lo sviluppo digitale dell’ente e del territorio regionale, ne supporta e/o attua le azioni per l’implementazione e garantisce la governance unitaria finalizzata alla razionalizzazione, ottimizzazione e programmazione delle infrastrutture digitali, dei servizi ed ecosistemi digitali, delle piattaforme abilitanti e della sicurezza informatica. Definisce e attua le politiche regionali sullo sviluppo della Banda Ultra Larga sul territorio. Al fine di facilitare il processo di transizione al digitale e garantirne la compatibilità con gli obiettivi di attuazione e crescita nazionali, assicura il coordinamento delle strutture amministrative regionali, cura i rapporti con le competenti pubbliche amministrazioni nei processi di attuazione dell’agenda digitale italiana, assicura il coinvolgimento dei cittadini, delle imprese e degli stakeholders di riferimento. Coordina e promuove le politiche di e-government e delle comunità intelligenti, in coerenza con gli indirizzi comunitari e nazionali. Promuove ed attua una visione complessiva del patrimonio pubblico informativo basata su un processo di integrazione e condivisione delle informazioni.

Dottor Bisogno, la transizione digitale è una delle grandi traiettorie del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), trasversale alle varie misure. Quella del progetto Digit dei centri di facilitazione (di cui IFEL è sub/attuatore) è, specificamente, un’azione che mira all’inclusione dei cittadini sprovvisti di competenze di base per accedere ai servizi essenziali della PA. Innanzitutto, è possibile avere un dato di massima sui campani che attualmente usufruiscono di questi servizi? Per fare un esempio: quanti accedono alle prenotazioni sanitarie attraverso la piattaforma e la app del sistema “Sinfonia”, e quanti invece ancora per via tradizionale (call center o sportello)? 

“La app e il portale di Regione Campania dedicati alla salute dei cittadini stanno riscuotendo un notevole successo. Oltre 1 milione di campani utilizza app Campania in Salute e Portale Salute del Cittadino Sinfonia, 985mila prenotazioni CUP sugli strumenti digitali, oltre 2.000 farmacie utilizzano il servizio digitale sul Centro Unico di Prenotazione. Sul sistema regionale sono gestite oltre 50.000 prestazioni al giorno, con oltre 20.000 operatori sanitari coinvolti. A questo si affiancano i metodi tradizionali come call center o sportelli fisici. Questo sistema unificato mira a ridurre le liste d’attesa e migliorare l’efficienza delle prenotazioni sanitarie”.

La rete dei facilitatori è anche una forma di coesione sociale: gli anziani, gli immigrati, le fasce economicamente più svantaggiate sono quelle più indietro in questo campo. Per la sua esperienza, quanto incidono età e condizione economica sul gap digitale?

“Il divario digitale è influenzato significativamente sia dall’età che dalla condizione economica. Le persone anziane spesso incontrano difficoltà nell’adottare nuove tecnologie, sia per una minore familiarità con gli strumenti digitali, sia per eventuali limitazioni fisiche. Allo stesso modo, le fasce economicamente svantaggiate possono avere un accesso limitato a dispositivi tecnologici e connessioni internet affidabili, ostacolando la loro partecipazione al mondo digitale. Iniziative come i punti “Digitale Facile” in Campania offrono supporto gratuito per migliorare le competenze digitali di queste categorie, promuovendo l’inclusione e riducendo il divario esistente”.

Riassumendo, quindi, quali sono alla fine i vantaggi che si otterranno da questa “alfabetizzazione”? 

“L’alfabetizzazione digitale comporta numerosi benefici, tra cui:

  • Accesso facilitato ai servizi pubblici e privati: i cittadini possono usufruire di servizi online come prenotazioni sanitarie, pagamenti elettronici e comunicazioni con la Pubblica Amministrazione.
  • Miglioramento delle opportunità lavorative: competenze digitali ampliate aumentano l’occupabilità in un mercato del lavoro sempre più tecnologico.
  • Inclusione sociale: l’uso delle tecnologie digitali favorisce la partecipazione attiva alla vita sociale e comunitaria, riducendo l’isolamento.
  • Educazione e formazione continua: l’accesso a risorse educative online permette l’apprendimento permanente e l’aggiornamento delle competenze”.

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