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Didattica all’avanguardia e MOOC, una rivoluzione che parte da Napoli con Federica Web Learning

di Valeria Mucerino

Con 500mila iscritti in Italia e nel mondo e oltre 2.5 milioni di sessioni di studio ogni anno, Federica Web learning è la piattaforma leader in Europa per la didattica multimediale Open Access.

Un’università pubblica a portata di click, con corsi totalmente gratuiti e docenti sempre a disposizione? Sembra un sogno ed invece è una realtà che a Napoli opera da più di 15 anni grazie alla volontà del professor Mauro Calise che ne è il direttore: si chiama Federica Web Learning, il centro di Ateneo per l’innovazione, la sperimentazione e la diffusione della didattica multimediale dell’università di Napoli Federico II. Con 500mila iscritti in Italia e nel mondo e oltre 2.5 milioni di sessioni di studio ogni anno, Federica Web Learning è la piattaforma leader in Europa per la didattica multimediale Open Access. Un successo dettato da una visione pionieristica e all’avanguardia, capace di intercettare la rivoluzione dei MOOC (Massive Open Online Courses) che ha investito il mondo delle università a partire dal 2011 con Coursera (prima piattaforma online fondata dai docenti d’informatica dell’Università di Stanford).

Per chi non lo sapesse, il MOOC è un corso multimediale disponibile in rete gratuitamente e destinato ad un gran numero di persone, nato e concepito per offrire una completa esperienza didattica fatta di contenuti educativi, test, esercitazioni e molto altro. Una risposta concreta alle esigenze di orientamento, di studio e di aggiornamento professionale che coniuga intrattenimento e alta formazione, quella universitaria per intenderci, con un appeal in grado di catturare l’attenzione attraverso videolezioni montate e prodotte ad arte. La produzione di un MOOC, infatti, è un’operazione complessa, che include diverse fasi, dall’ideazione alla programmazione, fino alla realizzazione e distribuzione. Una formula evidentemente vincente che consente di mantenere alto il livello di attenzione dei suoi fruitori. È un motivo di grande orgoglio, quindi, che proprio l’Università di Napoli figuri nella top 15 mondiale per la produzione di MOOC.

Federica è una fabbrica digitale, come la definiscono gli addetti ai lavori, che intercetta le esigenze formative di segmenti diversi di utenti: il pubblico studentesco, il mondo professionale legato alla galassia del lifelong learning, la Pubblica Amministrazione e le imprese 4.0.  Uno spazio digitale, agile e on demand, di apprendimento continuo, che punta, per dirlo con un gergo attualmente in voga, al modello Netflix, ossia una library, un catalogo accattivante e ricco di contenuti all’interno del quale spaziare con facilità, interrompere e/o riprendere la visione di un corso, approfondire un argomento correlato utilizzando la didattica in modalità asincrona, cioè non in tempo reale. Una metodologia, quest’ultima, che si è andata via via affermando ancor di più in questi mesi caratterizzati dalla pandemia da Covid-19, in cui il trasferimento online delle attività didattiche ha evidenziato l’importanza di disporre di strumenti culturali e tecnologici adeguati ad affrontare la trasformazione multimediale e sperimentare un nuovo approccio senza rinunciare alla qualità della formazione. Parliamo, insomma, di un’università in grado di cogliere tutte le sfide offerte dal digitale.

Dall’Ateneo più antico d’Europa è partita anche l’idea di coniugare e-learning e offerta formativa tradizionale investendo su interi corsi di studio: le lauree freemium. Dove Freemium significa doppia possibilità di frequenza allo stesso costo, in cui la versione online e quella onsite sono disponibili per gli studenti dell’Università Federico II al costo dell’iscrizione formale, senza alcuna altra spesa. Si tratta di un’ulteriore opportunità di studio che prevede come unica modalità di esame quello in presenza. Un passo importate se si considera che nel 2021 la didattica digitale è entrata “prepotentemente” nello zaino di ogni studente e la familiarità con l’apprendimento a distanza è ormai un dato acquisito dal quale non si torna più indietro, non solo per i millennials ma per tutte le tipologie di discenti, compresi i professionisti che decidono di laurearsi in età adulta.

Di recente, inoltre, Federica ha avviato una nuova linea di attività, Federica Pro, in cui la didattica innovativa viene applicata al mercato del lavoro e al fenomeno di upskilling e reskilling delle competenze. Una formazione lifelong learning rivolta al mondo delle professioni le cui caratteristiche sono da individuare nella flessibilità, scalabilità e modularità che i MOOC possono garantire nell’accompagnare gli utenti anche durante l’esperienza lavorativa, consentendo a professionisti e curiosi di aggiornare liberamente il carnet delle proprie competenze e conoscenze dove e quando vogliono, a casa come in ufficio, di mattina come di sera. Una modalità che trova spazio non solo nelle aziende private e fra i liberi professionisti, ma che sta investendo anche la Pubblica Amministrazione, come dimostrano i recenti accordi tra Federica Web Learning e IFEL Campania che guardano al futuro della PA con un piano di alta formazione tailorizzato sulle nuove esigenze e le nuove sfide degli Enti Locali.

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