di Alessandro Crocetta
La Regione finanzia la creazione e il consolidamento delle imprese ad alta intensità di conoscenza
Aumentare la competitività del sistema produttivo regionale attraverso lo sviluppo di prodotti, processi e servizi innovativi, in coerenza con le traiettorie prioritarie della “Strategia di Specializzazione Intelligente in materia di ricerca ed innovazione – RIS3 Campania”.
È l’obiettivo che si è posto la Regione Campania nell’ammettere al finanziamento 145 domande di sostegno alla creazione ed al consolidamento delle imprese start up innovative ad alta intensità di conoscenza.
I beneficiari hanno risposto all’avviso pubblico “Campania Startup 2023”, che ha reso disponibile una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro di fondi FESR 2021/2027, e ha visto la presentazione complessivamente di 871 progetti.
Le istanze che hanno superato la selezione avranno l’opportunità di ricevere un sostegno finanziario significativo per consolidare il percorso imprenditoriale, contribuendo così a stimolare l’innovazione e la crescita economica in Campania in settori quali ad esempio lo sviluppo di sistemi e piattaforme di Intelligenza Artificiale, le tecnologie per la sicurezza del veicolo e dei passeggeri, passando per i modelli e tecnologie per il trattamento e riciclo dei rifiuti, fino ai sistemi innovativi di analisi e controllo ambientale, territoriale e atmosferico e allo sviluppo di sistemi e applicazioni e servizi multimediali.
Gli aiuti sono concessi nella forma di contributo in conto capitale, a parziale copertura delle spese ammissibili sostenute per la realizzazione dei progetti.
L’investimento minimo per richiedere le agevolazioni era di 70.000 euro, mentre quello massimo di 500.000 euro. Il contributo minimo ammesso era invece di 50.000 euro, quello massimo di 350.000 euro. I progetti devono essere ultimati entro 12 mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
L’iniziativa è coerente con le politiche regionali in materia di ricerca scientifica, innovazione e startup, che prevedono in particolare: – rafforzare e riqualificare i processi di innovazione del sistema produttivo regionale e della ricerca, nonché dei collegamenti fra le istituzioni della ricerca e le aziende, anche in stretta connessione con la Strategia regionale di Ricerca e Innovazione per la Specializzazione Intelligente Campania (RIS3), in grado di produrre effetto-leva sul territorio regionale e in una prospettiva sovraregionale, creare occupazione di qualità o migliorare la qualità lavorativa di persone già occupate; – stimolare il trasferimento tecnologico e sostenere la diffusione e il potenziale dell’ecosistema regionale dell’innovazione, non circoscritta ai soli aspetti scientifici e tecnologici più avanzati, ma ampliata a comprendere anche forme di innovazione incrementale proprie delle Micro e Piccole imprese, di innovazione nelle attività produttive in termini di efficienza ambientale, di innovazione sociale e organizzativa.
L’analisi dei dati provenienti dalle domande, dai progetti finanziabili e dai progetti idonei rivela un quadro variegato e dinamico delle aree di interesse nel panorama dell’innovazione campana.
Le tecnologie abilitanti ICT emergono come l’ecosistema più rappresentato (sia in fase di candidatura con il 35,25%, sia per numero di progetti finanziati con il 29,66%), seguito dalle Biotecnologie e Salute dell’Uomo (15,50% domande presentate e 10.34% finanziate) e dall’Energia Ambiente Costruzioni Sostenibili (12,86% domande presentate e 21,38% finanziate). Complessivamente, questi dati evidenziano un forte interesse e un potenziale significativo per progetti legati alle tecnologie abilitanti ICT, alla sostenibilità ambientale e alla salute umana, offrendo importanti spunti per lo sviluppo e l’investimento nell’innovazione.
Analizzando il rapporto tra progetti presentati e i progetti finanziati per ciascun ecosistema si rileva l’ottima performance dell’Aerospazio che presenta la percentuale più alta di progetti finanziati rispetto a quelli presentati, con il 28,57% (8 progetti finanziati su 28 presentati). E la conferma delle Tecnologie Abilitanti ICT con il 14% di success fee (307 proposte progettuali, con il finanziamento di 43 domande). Questi dati sottolineano la variazione nella maturità tecnologica tra i diversi settori, riflettendo le diverse priorità, i livelli di propensione imprenditoriale e la vicinanza al mercato delle soluzioni proposte all’interno dei diversi ecosistemi dell’innovazione.
L’analisi delle premialità mostra dati significativi: per l’impegno all’assunzione di nuovo personale, il 96,65% dei progetti idonei ha dichiarato nuove unità lavorative, il 65,55% ha indicato la presenza di giovani e donne nelle compagini aziendali. Infine, il 25,60% ha segnalato la volontà di investire nelle aree interne della Campania.
La distribuzione provinciale mostra un quadro interessante dettagliato della partecipazione su scala territoriale: Napoli emerge con la percentuale più alta di domande con il 40,87% del totale con 170 domande. Seguono Salerno con il 16,59% e Avellino con il 7,45. Significativa la partecipazione extra-regionale che include Milano e Roma con circa il 10% delle proposte. Tra i progetti finanziabili: la provincia di Napoli comprende il 48,81% del totale, seguita dalla provincia di Salerno con il 16,67%. Avellino, Benevento e Caserta si attestano ciascuna al 5,95% dei progetti finanziabili.
Infine, la distribuzione per fasce di contributo dei progetti finanziabili rileva che la maggior parte dei progetti, pari al 39,03%, rientra nella fascia di contributo fino a 100.000 euro. Le fasce successive, fino a 150.000 euro e fino a 200.000 euro, rappresentano rispettivamente il 6,21% e il 13,79%. Le fasce da 200.001 a 300.000 euro comprendono il 36,55% dei progetti, con un picco nella fascia da 200.001 a 250.000 euro, che rappresenta il 20,69% del totale. Infine, la fascia più alta di contributo fino a 350.000 euro accoglie il 19,31% dei progetti finanziabili.